sabato 3 marzo 2012

"Buon compleanno Malcolm" di David Whitehouse







Malcolm Ede è un bambino vivace e intelligente, tutti si aspettano grandi cose da lui. Ha il vizio di spogliarsi in continuazione, a casa come al ristorante, ma questo lo rende ancora più speciale agli occhi della madre. E del fratello minore, voce narrante e sguardo del libro. Il giorno del suo venticinquesimo compleanno Mal va a letto. E il mattino dopo non si alza. Rimane a letto un giorno dopo l'altro finché è chiaro che non ne uscirà mai più. Il suo corpo si trasforma in un enorme globo di carne e pieghe, imbottito dei pasti luculliani che la madre gli serve senza sosta. Attorno a lui, nasce una curiosità morbosa e collettiva: il mondo intero, e soprattutto i mass media, si appassionano al caso del ragazzo che rinuncia alla vita adulta per rifugiarsi a letto. Perché l’ha fatto? è la domanda che tormenta i familiari e fa fremere televisioni e giornali. Io sono Malcolm è il ritratto di una famiglia disfunzionale, un libro sulla gioventù perduta e sulle aspettative tradite. Narrato da una voce giovane che è energia allo stato puro.




"La morte di Mal è l'unica cosa che può salvare questa famiglia, perché la sua vita l'ha distrutta. Ed eccomi qui, alla fine, a dividere la stanza con lui. La stanza in cui tutto è cominciato. O almeno una sua parte. 
Una volta papà mi disse: < Amare qualcuno è guardarlo morire >"





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