La carta più alta del diavolo, certamente, è Nebbia rossa nel
Museo immaginato. L’educazione delle fanciulle (dialogo tra due signorine per
bene) sulla Dieta Dukan, era il meglio di me, quando ancora Zia Antonia sapeva
di menta. Amore, zucchero e cannella, il
bacio oscuro, in tre atti e due tempi, proprio come il Marchio del diavolo. Le prime
luci del mattino, ad Auschwitz, ero il numero 220543, un regno di lupi, una cronaca
di ghiaccio e di fuoco, una tempesta di spade. Poi c'era il mare al mattino e i fiumi
della guerra, quando il portale delle tenebre diventa un Dark dream. Allora il silenzio dell’onda altro non è che un
segreto del regno perduto. Il quaderno di Maya, la vera chiave di Sara.
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