martedì 31 gennaio 2012

Al limite boschivo, Thomas Bernhard, Guanda, 2012

Scrive Giorgio Cusatelli: "I tre racconti presentati qui fotografano... l'unica follia senza scampo, quella della razionalità. "L'italiano", crudele indagine dietro le quinte di un funerale di campagna, oppone forestieri a forestieri. "Kulturer" rivela, in modo non dissimile, l'alienazione di un carcerato che non ha più carcere. "Al limite boschivo", vertiginosa allegoria, dichiara addirittura la reciproca vacuità della vita e della morte, che appaiono entrambe ridotte, in questo "giallo" di montagna, a connotazioni casuali. È importante però intendere che non si tratta mai di invettiva, o di denuncia a carico della diserzione di Dio. Di pura cronaca, invece. Dove i fatti sono sempre operati dagli altri e dove il cronista non sappiamo neppure se ci sia veramente".





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